martedì 21 ottobre 2014

Sul corteo dei braccianti di Saluzzo del 12 ottobre



Sul corteo dei braccianti di Saluzzo del 12 ottobre

La presa di parola spaventa quando non si intende dialogare, l’intimidazione si presenta quando non si intende affrontare il dialogo..



A seguito del corteo spontaneo tenutosi a Saluzzo domenica 12 ottobre, quando un centinaio di braccianti e solidali prendevano con forza la parola in merito alle difficili condizioni abitative in cui si trovano tutt’ora a vivere, costretti come sono, dopo oltre cinque mesi, ad abitare stretti nelle tende e nei container allestiti nei comuni della provincia di Cuneo
la CUB CUNEO e provincia e la CUB PIEMONTE
esprimono la più convinta solidarietà alla protesta messa in atto, senza scandalizzarsi per le forme espresse dal corteo, senza indietreggiare rispetto alle legittime richieste portate nell’incontro successivo con il sindaco di Saluzzo, convinti della ragionevolezza e dell’importanza della presa di parola da parte di lavoratori a cui viene negato anche il diritto ad esprimersi, presa di parola tesa a migliorare inaccettabili condizioni di vita.