giovedì 25 luglio 2019

IL SELVAGGIO MONDO DELLE CASE DI RIPOSO

I gestori delle Case di Riposo creano su internet siti sempre più splendenti per pubblicizzare la qualità delle loro strutture, ma noi, lavoratrici e lavoratori che nelle case di riposo ci viviamo tutti i giorni, sappiamo qual è la verità di questo gigantesco BUSINESS.

La legge regionale prescrive che ogni anziano abbia diritto ad un “tot” di minuti di assistenza, in base alle condizioni di salute, ma questi minuti sono pochissimi, così le ASL risparmiano, e le aziende li tagliano ancora, così ci guadagnano.
E’ giusto che (ormai quasi in tutte le case di riposo) un singolo operatore notturno debba assistere 30, 40, anche 60 anziani? Non è giusto, vogliamo più personale! Vogliamo almeno 2 operatori per ogni nucleo sul diurno!

I carichi di lavoro non incidono solo sulla qualità dell’assistenza agli ospiti, ma anche sulla salute e sicurezza dei lavoratori. Quasi tutte le operatrici delle case di riposo, finiscono per avere problemi fisici importanti, in particolare alla schiena e alle braccia. Perché?
Per fare in fretta siamo obbligate a movimentare gli anziani, anche molto robusti e pesanti, da sole invece che in due. Vogliamo più personale! Quello che scrive la legge, che una donna non dovrebbe caricare più di 15 kg (e un uomo 20), nelle case di riposo è un sogno!

Molti anziani sono malati. L’epatite è una malattia diffusa. Ma le misure di prevenzione sono minime. Al punto che quasi tutte le Case di Riposo, per risparmiare, obbligano il personale a lavarsi A CASA PROPRIA la divisa. In questo modo ci portiamo a casa anche i germi e mettiamo a rischio le nostre famiglie.

In quasi tutte le case di riposo gli orari legali e contrattuali non sono rispettati.
E’ impossibile avere una vita privata normale, perché i turni di lavoro mensili ci vengono comunicati all’ultimo momento: il 27, 28, anche il 30 del mese. E questi orari vengono cambiati continuamente, basta un collega in mutua o in permesso e vieni obbligato a cambiare l’orario, anche il giorno prima o la mattina stessa. Però ugualmente ci obbligano a andare a lavorare fuori turno, dire di “no” è quasi un crimine che solo poche persone coraggiose si sentono di dire. In questo modo si saltano i riposi e può succedere (spesso!) di lavorare illegalmente anche 10 o 12 giorni di fila. Abbiamo diritto ad una vita dignitosa, non viviamo per lavorare!


Tutto il personale viene obbligato a lavorare gratis a inizio e fine turno: chi per il cambio della divisa e chi addirittura per effettuare il passaggio di consegne. Un gruppo di lavoratrici ha deciso di contestare davanti al giudice che non vengono pagati né passaggi di consegna né cambio di divise. Abbiamo vinto in tribunale e la cooperativa dovrà pagare un bel po’ di soldi a tutte quelle che hanno fatto causa.

Si obbliga il personale a svolgere mansioni che spesso non sono di nostra competenza. Ad esempio infermieri che devono svolgere mansioni di OSS, OSS e infermieri che devono lavare i pavimenti, fare le pulizie, pulire le carrozzine e le attrezzature… Oppure il contrario: OSS che devono somministrare terapie, Ausiliari che collaborano alle alzate senza essere formati per fare questo.
La legge stabilisce che la professionalità Socio Sanitaria dell’Oss non debba essere sprecata. Alle, agli Oss compete l’igiene ambientale-assistenziale dell’ospite (persona-letto- comodino), NON LE PULIZIE! Ma risparmiano sugli ausiliari e sfruttano gli Oss.

Per la somministrazione di farmaci non basta l'esperienza professionale

“La somministrazione di farmaci particolari (antiepilettici, cardiotonici, psicofarmaci ecc ) richiede la valutazione del momento della loro somministrazione e perciò una qualifica, con la conseguenza che la somministrazione di tali farmaci è del tutto estranea ai compiti di
personale con qualifiche diverse da quelle infermieristiche”. Con questa sentenza il Consiglio di Stato definisce in modo chiaro che gli oss non possono sostituirsi agli infermieri nella somministrazione dei farmaci ai pazienti.


Alcune case di riposo applicano la cosiddetta “notte passiva” non pagata. Nonostante sia presente nel contratto nazionale, grazie ai “soliti sindacati compiacenti”, è stata dichiarata illegale da diverse sentenze di tribunale: lo dicono le leggi (che valgono più dei contratti), il
codice civile, il Dlgs. 66, le direttive europee e numerose sentenze di tribunale a tutti i livelli.

Alcune lavoratrici hanno detto basta! all’utilizzo della notte passiva, si sono organizzate assieme alla CUB Sanità di Cuneo, e non solo hanno ottenuto la fine dell’utilizzo di questo misero espediente che consente alle cooperative di risparmiare sulla pelle di chi lavora, ma hanno anche recuperato quanto non retribuito.

Cosa aspettiamo a farci rispettare tutti/e? Ora basta!

TURNI CERTI E RISPETTO DEI RIPOSI 

NESSUNA NOTTE PASSIVA

NESSUNA SOSTITUZIONE DEGLI INFERMIERI 
SULLA TERAPIA

PIÙ’ OPERATORI IN SERVIZIO

FINE DELL’AUTORITARISMO DI DIRETTORI 
E DIRIGENTI VARI

ATTENZIONE ALLE CONDIZIONI DI SALUTE 
DI OPERATORI E PAZIENTI


Cuneo: via Saluzzo 28 tel 3336010470
Torino: Corso Marconi 34 tel 011.655897
cub.cuneo@cubpiemonte.org

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