I gestori delle Case di Riposo creano su internet siti sempre
più splendenti per pubblicizzare la qualità delle loro strutture,
ma noi, lavoratrici e lavoratori che nelle case di riposo ci viviamo
tutti i giorni, sappiamo qual è la verità di questo gigantesco
BUSINESS.
La
legge regionale prescrive che ogni anziano abbia diritto ad un “tot”
di minuti di assistenza, in base alle condizioni di salute, ma questi
minuti sono pochissimi,
così le ASL risparmiano, e
le aziende li tagliano ancora,
così ci guadagnano.
E’
giusto che (ormai quasi in tutte le case di riposo) un singolo
operatore notturno debba assistere 30, 40, anche 60 anziani? Non
è giusto, vogliamo più personale!
Vogliamo
almeno 2 operatori per ogni nucleo sul diurno!
I carichi di lavoro non incidono solo sulla qualità dell’assistenza
agli ospiti, ma anche sulla salute e sicurezza dei
lavoratori. Quasi tutte le operatrici delle case di riposo, finiscono
per avere problemi fisici importanti, in particolare alla schiena e
alle braccia. Perché?
Per
fare in fretta siamo obbligate a movimentare gli anziani, anche molto
robusti e pesanti, da
sole invece che in due.
Vogliamo più
personale!
Quello che scrive
la legge, che una
donna non dovrebbe caricare più di 15 kg (e un uomo 20),
nelle case di riposo è un sogno!
Molti anziani sono malati. L’epatite è una malattia diffusa. Ma le
misure di prevenzione sono minime. Al punto che quasi tutte le Case
di Riposo, per risparmiare, obbligano il personale a lavarsi A CASA
PROPRIA la divisa. In questo modo ci portiamo a casa anche i germi e
mettiamo a rischio le nostre famiglie.
In quasi tutte le case di riposo gli orari legali e contrattuali non
sono rispettati.
E’
impossibile avere
una vita privata normale,
perché i turni di lavoro mensili ci vengono comunicati all’ultimo
momento: il 27, 28, anche il 30 del mese. E questi orari
vengono cambiati continuamente,
basta un collega in mutua o in permesso e vieni obbligato a cambiare
l’orario, anche il giorno prima o la mattina stessa. Però
ugualmente ci obbligano a andare a lavorare fuori turno, dire di “no”
è quasi un crimine che solo poche persone coraggiose si sentono di
dire. In questo modo si
saltano i riposi e
può succedere (spesso!) di lavorare illegalmente anche 10 o 12
giorni di fila. Abbiamo
diritto ad una vita dignitosa, non viviamo per lavorare!
Tutto il personale viene obbligato a lavorare gratis a inizio e fine
turno: chi per il cambio della divisa e chi addirittura per
effettuare il passaggio di consegne. Un gruppo di lavoratrici ha
deciso di contestare davanti al giudice che non vengono pagati né
passaggi di consegna né cambio di divise. Abbiamo vinto in tribunale
e la cooperativa dovrà pagare un bel po’ di soldi a tutte quelle
che hanno fatto causa.
Si obbliga il personale a svolgere mansioni che spesso non
sono di nostra competenza. Ad esempio infermieri che
devono svolgere mansioni di OSS, OSS e infermieri che devono lavare i
pavimenti, fare le pulizie, pulire le carrozzine e le attrezzature…
Oppure il contrario: OSS che devono somministrare terapie, Ausiliari
che collaborano alle alzate senza essere formati per fare questo.
La legge stabilisce che la professionalità Socio Sanitaria dell’Oss
non debba essere sprecata. Alle, agli Oss compete l’igiene
ambientale-assistenziale dell’ospite (persona-letto- comodino), NON
LE PULIZIE! Ma risparmiano sugli ausiliari e sfruttano gli Oss.
Per la
somministrazione di farmaci non basta l'esperienza professionale
“La somministrazione di farmaci particolari (antiepilettici,
cardiotonici, psicofarmaci ecc ) richiede la valutazione del momento
della loro somministrazione e perciò una qualifica, con la
conseguenza che la somministrazione di tali farmaci è del tutto
estranea ai compiti di
personale con qualifiche diverse da quelle infermieristiche”. Con
questa sentenza il Consiglio di Stato definisce in modo chiaro che
gli oss non possono sostituirsi agli infermieri nella
somministrazione dei farmaci ai pazienti.
Alcune case di riposo applicano la cosiddetta “notte passiva” non
pagata. Nonostante sia presente nel contratto nazionale, grazie ai
“soliti sindacati compiacenti”, è stata dichiarata illegale
da diverse sentenze di tribunale: lo dicono le leggi (che valgono
più dei contratti), il
codice civile, il Dlgs. 66, le direttive europee e numerose sentenze
di tribunale a tutti i livelli.
Alcune lavoratrici hanno detto basta! all’utilizzo della
notte passiva, si sono organizzate assieme alla CUB Sanità di Cuneo,
e non solo hanno ottenuto la fine dell’utilizzo di questo misero
espediente che consente alle cooperative di risparmiare sulla pelle
di chi lavora, ma hanno anche recuperato quanto non retribuito.
Cosa aspettiamo a farci
rispettare tutti/e? Ora basta!
TURNI CERTI E RISPETTO DEI RIPOSI
NESSUNA NOTTE PASSIVA
NESSUNA SOSTITUZIONE DEGLI
INFERMIERI
SULLA TERAPIA
PIÙ’ OPERATORI IN
SERVIZIO
FINE DELL’AUTORITARISMO
DI DIRETTORI
E DIRIGENTI VARI
ATTENZIONE ALLE CONDIZIONI
DI SALUTE
DI OPERATORI E PAZIENTI
Cuneo:
via Saluzzo 28 tel 3336010470
Torino:
Corso Marconi 34 tel 011.655897
cub.cuneo@cubpiemonte.org
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