lunedì 4 luglio 2011

comunicato stampa cub sui fatti di ieri in val di susa




Chi rifletta con animo scevro da pregiudizi su quanto è avvenuto ieri in Val di Susa non può che andare con la memoria ad un famoso brano di Alessandro Manzoni che, ne "I Promessi Sposi" nel Capitolo VII, scrive:

"In mezzo a questo serra serra, non possiam lasciar di fermarci un momento a fare una riflessione. Renzo, che strepitava di notte in casa altrui, che vi s'era introdotto di soppiatto, e teneva il padrone stesso assediato in una stanza, ha tutta l'apparenza d'un oppressore; eppure, alla fin de' fatti, era l'oppresso. Don Abbondio, sorpreso, messo in fuga, spaventato, mentre attendeva tranquillamente a' fatti suoi, parrebbe la vittima; eppure, in realtà, era lui che faceva un sopruso. Così va spesso il mondo... voglio dire, così andava nel secolo decimo settimo."

Dunque, migliaia di uomini in armi, pagati con pubblico denaro, si istallano in una valle pacifica al fine di imporre la costruzione di una "grande opera" costosissima, inutile, nociva per il territorio.
Quest'opera è voluta da un ceto politico sulla cui corruzione non vale la pena di insistere e da speculatori che ne traggono immensi profitti.
Non c'è uno straccio di studio scientifico serio che sostenga l'opportunità dell'opera in questione, al contrario i suoi caratteri nocivi e la sua natura di saccheggio di pubblico denaro mentre mancano risorse per trasporti, sanità, scuola, salari e pensioni sono evidenti.

Ebbene, i "colpevoli" di ogni nefandezza sarebbero i NO TAV e dei mitologici Black Bloc mentre le "vittime" sarebbero coloro che hanno assaltato la Libera Repubblica della Maddalena, lanciato lacrimogeni in quantità industriale, manganellato i manifestanti.

La Confederazione Unitaria di Base, di fronte a questo scempio della verità, ribadisce il suo pieno sostegno al movimento NO TAV ed alla mobilitazione per la difesa dei beni comuni e della libertà.

Per la Confederazione Unitaria di Base

Cosimo Scarinzi

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